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CURATION: QUANDO LA RICERCA ON LINE DIVENTA PRODOTTO
... dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior ... ... La ricerca in rete presenta non poche difficoltà: internet è rappresentabile anche come una grande biblioteca caotica dove materiali di grande qualità sono mescolati a documenti ben poco attendibili, di scarsa fattura ed anche totalmente errati e fasulli. Anche se sono state elaborate metodologie e prassi per la valutazione della qualità delle informazioni reperite in rete (PDF, Kb 524), qualcuno è molto scettico su tutto questo e tende a rifiutare le nuove modalità e forme della conoscenza. David Weinberger afferma, invece, che "La conoscenza in rete è meno certa, ma più umana. Meno definita, ma più trasparente. Meno logica, ma molto più ricca ... Anziché 'conoscere riducendo' sulla scorta di ciò che entra in una biblioteca o in una rivista scientifica, oggi stiamo iniziando a 'conoscere includendo' ogni bozza di ogni singola idea in vaste reti liberamente connesse" (David Weinberger, La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete, Codice Edizioni, Torino 2011). Il mondo on line, in realtà, esprime ancora dei filtri, solo che essi rimuovono i clic e non i contenuti: essi "portano avanti", fanno progressivamente salire nelle prime posizioni dei motori di ricerca i risultati significativi, senza escludere ciò che non li supera, lasciandolo disponibile nelle pagine successive. Del resto gli stessi filtri sono contenuti: Google, ad esempio, ordina i risultati tenendo conto soprattutto di chi linka che cosa. Essi definiscono "l'intelligenza della rete" in quanto propongono percorsi di apprendimento e altri contenuti significativi, evidenziando come la conoscenza non sia uno statico bagaglio di nozioni, ma un processo mai finito. La nuova conoscenza è dunque ampia, senza confini, populista, accreditata dagli altri, irrisolta. Accetta la ricchezza della diversità di opinioni ed elabora strategie per andare comunque avanti nella ricerca: è agli antipodi delle risposte risolutive degli esperti; la conoscenza non è più ciò su cui siamo tutti d'accordo. Il ruolo degli esperti è ancora fondamentale, ma è indispensabile che essi siano connessi tra loro e connessi con utenti e con persone non competenti perchè la conoscenza che uscirà da questo dialogo sarà certamente più ricca. La "stanza" (gli ambienti di internet) è sempre più intelligente dei singoli che la abitano per quanto esperti essi siano. Weinberger dice ancora che "... per quanti metadati espliciti si forniscano, non saranno mai suficienti. La rete non resterà solo un bene comune, ma anche un territorio selvaggio. ... Se vogliamo che internet faccia avanzare la conoscenza dobbiamo insegnare ai nostri bambini, sin dalla più tenera età, come usarla, come valutare le pretese di sapere e come amare le differenze." Esercitare il senso critico in rete è dunque alquanto complesso e si colloca all'interno di conversazioni; nondimeno, la sfida a trovare risorse utili ed affidabili è quantomai occasione educativa imprescindibile. Ci dobbiamo abituare alla conoscenza come "sovraccarico cognitivo", come luogo della diversità di opinioni, come sistema di connessioni. Per quanto riguarda quest'ultimo punto si potrà rilevare che una voce di Wikipedia è solitamente molto più corta di una voce dell'Enciclopedia Britannica, ma disseminata di link: è qui la sua ricchezza. La sua autorevolezza sta, invece, nella sua dichiarazione esplicita di non porsi come "la verità": si tratta di un prodotto umano e gli uomini hanno limiti nella propria capacità di descrivere ed interpretare i fenomeni; molte voci di Wikipedia sono, infatti, marcate da avvisi di mancanza di certezza che allertano il lettore, ma al contempo lo spingono alla verifica, al confronto ed anche alla correzione e al miglioramento del contenuto. Per la ricerca si sono creati da tempo strategie, tecniche e strumenti a partire dall'uso dei vari "motori". A livello scientifico e per le indagini di mercato si è codificato il cosiddetto data mining, un insieme di tecniche e metodologie che hanno per oggetto l'estrazione di un sapere o di una conoscenza a partire da grandi quantità di dati (attraverso metodi automatici o semi-automatici) e l'utilizzo scientifico, industriale o operativo di questo sapere. Nella didattica è stato elaborato il Metodo SEWCOM (Search the Web with Concept Maps): esso propone una condivisione tra allievi del lessico del dominio semantico oggetto di ricerca e il progressivo ampliamento dei concetti relativi allo specifico settore di conoscenza attraverso l'uso di motori di ricerca e mappe concettuali per l'organizzazione dei risultati attesi e poi conseguiti. Di fronte al crescere esponenziale del web è maturata però una ulteriore e pressante necessità: quella di creare forme di prima strutturazione dei risultati della ricerca che siano di guida alla realizzazione di presentazioni accurate (paper, articoli, report, libri, pagine web, ...). Tali materiali strutturati stanno progressivamente acquisendo addirittura la dignità di veri e propri prodotti che, resi disponibili in rete, facilitano non solo la ricerca di informazioni e risorse, ma anche il loro utilizzo per specifici scopi. E' stata teorizzata addirittura una nuova figura professionale ("il lavoro più diffuso nel futuro prossimo"): il Content Curator, cioè colui che cura i contenuti, che si occupa della Content Curation. La Content Curation è l'atto di trovare, raggruppare, organizzare e condividere i contenuti migliori e più pertinenti su una questione specifica. E' un termine
coniato da Rohit
Bhargava che ne ha definito anche una prima
tipologia, individuandone 5 modelli.
Per compiere
tali azioni (utilissime nei "compiti di
realtà" previsti dalle Nuove
Indicazioni Nazionali) sono state inventate molte web application.
Se ne distinguono un paio di tipologie:
PEARLTREES Un tutorial di PearlTrees (5 Mb) ... Tutto questo
allarga le potenzialità della web application che può
essere utilizzata, ricorrendo a questi elementi aggiuntivi, per
raccogliere appunti di lezioni e documentazione di attività
laboratoriali (interne ed esterne alla scuola).
...... Tra le molte, si segnalano, poi, anche queste web application:
Diigo V5: Collect and Highlight, Then Remember! from diigobuzz on Vimeo.
......
......
... Come già indicato, gli elaborati realizzati con esse possono aiutare a formalizzare collaborativamente testi e pagine web tradizionali, ma possono costituire anche veri e propri prodotti autonomi di presentazione (in presenza e on line) di contenuti, idee e ricerche. Insomma,
con la Content Curation possiamo
sviluppare scritture collaborative più innovative di questa ...
Navighiamo dunque nella rete per veder "nascere i fior" e per coltivare insieme i nostri "aberi di perle"!
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